Tom Kidd - The mediator
Rob Alexander - Moonfolk enchanter
Ieri sera ennesima uscita enogastronomica.Vi faccio grazia della cronaca perchè non vorrei iniziare a dare a questi pensieri sparsi un carattere monotematico.In realtà mi è sempre piaciuto andare alla scoperta di piacevolissimi locali,di solito evitati accuratamente dalle guide specializzate,dove si può ancora mangiare un antipasto di vitello tonnato,uno spettacolare minestrone e una generosa porzione di stufato con patate spendendo 15 Euro.Simpatiche e pulitissime trattorie a gestione familiare dove il servizio è attento ma senza formalismi,le tovaglie candide,i piatti semplici e squisiti.Se in pizzeria avete pagato 30 Euro nessun problema,sappiate solo che vi hanno derubato.Perchè il cibo ha una dignità e richiede una cultura alla quale si fa violenza quotidianamente nel 90% dei ristoranti o pizzerie.Perchè il piatto che vi viene servito è solo l’ultimo anello di una catena che inizia con la selezione attenta delle materie prime e continua con il modo di cucinarlo,di servirlo,di abbinarlo ad un vino adatto.Per fare ristorazione ci vuole la cultura del cibo e amore per il proprio lavoro.Cucinare solo per guadagnare,utilizzare cibi precotti e/o surgelati è un vero attentato al gusto,un tentativo purtroppo riuscito di appiattire la capacità critica del cliente/ospite/commensale.Per riuscire a fargli sembrare buono persino il Big Mac.
Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle
sabato 28 giugno 2008
Cultura e gusto
Etichette:
enogastronomia
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2 commenti:
approvato e sottoscritto!!
DisceseArdite:e da te pasta con le sarde...mmmmhhh:)Ciao
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