Vladimir Kush - Full steam ahead
Ciò che rende la vita straordinaria è il suo essere come un romanzo del quale scriviamo ogni giorno una pagina.Qui niente trucchi,non si può sbirciare per vedere come va a finire,non si può andare avanti neppure di una pagina.Prima bisogna scriverla.La vita è affascinante e spietata,in ogni momento può prendere una direzione neppure ipotizzata: è sufficiente la persona giusta nel posto giusto con uno sguardo assassino in un momento particolare .Basta che il camionista polacco stravolto da venti ore di guida abbia accostato e stia riposando.Basta che la moglie di un perfetto sconosciuto lo abbia tradito e che questo,pieno di rancore e di alcool,incroci casualmente la nostra strada.
Basta poco.Quella vita che credevamo di avere saldamente in pugno,incanalata placidamente in una tranquillizzante routine,improvvisamente ci sfugge di mano e ci ritroviamo pazzi di felicità a tenere per mano l’amore che nessuno ci ha mai dato oppure proiettati in una dimensione di dolore che neppure immaginavamo esistesse.
Quella che era la nostra vita di un’ora prima è cancellata,abrasa.Ci voltiamo a guardarla e sembra roba di mille anni fa.La vita è qui ed ora.
7 commenti:
Sì la vita, grazieadio, è imprevedibile. Pensa se fosse già tutto scritto e sapessimo sempre quello che ci aspetta dietro l'angolo... non posso pensare ad una condanna peggiore...
Enrica
L'autista polacco è solo un esempio, potrebbe essere di qualsiasi nazionalità. Per quanto riguarda la vita, mi trovo a dire che può essere bellissima e allo stesso temo una merda, proprio per via del fatto che basta un nulla per distruggerla.
Bah, non mi pare che le svolte della vita siano appese a un filo. A me non succede quasi mai niente che mi rivoluzioni l'esistenza. Il giorno in cui andassi sotto un camion polacco sarei disposto a cambiare opinione e te lo comunicherò dall'aldilà, ciao.
Parlavo con una collega, un pomeriggio dell'gennaio del 2008. Mi parlava della felicità di aver trovato una donna gentile che potesse riempire il vuoto della sua vedovanza precoce, mi parlava di sogni, di progetti.
Il giorno dopo, suo figlio, 17 anni,ricoverato d'urgenza per una leucemia acuta. Non ce l'ha fatta. Stop. Fine dei giochi. Per tutti loro.
La casualità esiste eccome e la vita sa essere spietata.
Chi non ha mai vissuto scossoni, alla fine, può ritenersi un privilegiato. Già.
Linda
@Enrica:in fondo la preferiamo così.
@Gians:accetto anche autisti dell'Alto Volta:)
@MioCapitano:ritieniti fortunato.
@Linda:era proprio quello che intendevo.A volte la vita è il risultato di una costruzione paziente,spazzata via in un attimo dalla casualità.
Proprio così. Ad un tratto ci si trova proiettati in un' altra vita e non ci pare vero che sia esistita quella di prima.
@Censorina:lo so e può essere straziante.Ciao
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