Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle

mercoledì 19 marzo 2008

Colazioni e capitomboli




Con riferimento al post di ieri sulle esternazioni di fatti imbarazzanti che ci riguardano e di cui solo noi siamo a conoscenza voglio citare questa perla e poi attendere fiducioso i giudizi di chi avrà la sorte di leggere.
Quando mi trovo in un albergo,solitamente all’estero e per futili motivi.di solito scelgo la formula Bed & Breakfast.La colazione viene servita a pianterreno nel ristorante a seconda del tipo di hotel ma con un piccolo supplemento è possibile averla in camera.Così verso le dieci,dopo avere fatto la doccia e vestito di tutto punto,telefono al Room Service e chiedo la colazione all’inglese,quella con uova al bacon,un bricco di caffè uno di latte e una caraffa di succo di arancia,pane in quantità e marmellatine e burro in porzione singola.Dopo aver preso nota rispondono sempre che ci vorranno pochi minuti.Ringrazio,riattacco e subito dopo controllo che la porta della camera non sia chiusa dall’interno ma libera di aprirsi ed inizio ad aspettare,con l’orecchio teso e la mano sulla maniglia.Generalmente il rumore che fa una colazione in arrivo è un tintinnio di posate e vasellame accompagnato di solito dal saluto della cameriera ai colleghi impegnati a riordinare le stanze.E’il momento:i passi felpati si avvicinano,mi sembra quasi di poter vedere il vassoio di fronte alla mia porta,impugno la maniglia e al primo debole e discreto contatto delle nocche sul legno spalanco la porta e con un sorriso dico forte:”Good morning”.La mia personalissima statistica dice che otto volte su dieci la malcapitata arretra con un urlo e stramazza al suolo trascinandosi dietro il vassoio mentre due cameriere su dieci,evidentemente le meno emotive,si limitano a rovesciare il vassoio nell’arretrare ma riescono a conservare la posizione eretta.In entrambi i casi mi precipito in aiuto dicendo “sorry” ogni dieci secondi e dopo aver raccolto tutto le accompagno di sotto e tento di prendermi la colpa dell’accaduto.La seconda colazione viene portata nel giro di qualche minuto con una certa circospezione,ma questa volta lascio passare qualche secondo prima di aprire(mi è venuta fame nel frattempo).Come corollario si può ora ordinare la colazione e poi uscire dalla camera per godersi lo spettacolo della cameriera che prima appoggia il vassoio su di un tavolo nel corridoio e poi si avvicina alla porta con cautela dicendo “Hello” un paio di volte senza ottenere risposta.A questo punto mi materializzo dietro di lei con un “Good morning” ed un sorriso rassicurante:l’effetto sorpresa provoca ancora un salto ed un urletto ma stavolta la colazione è salva.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

mai sentita...complimenti per la fantasia.Un bacio Laura

Anonimo ha detto...

sei uno spasso....passerò a leggerti spesso smacck!! laCris

Anonimo ha detto...

mi piace questo blog,,,,è vario e divertente..ciao

Anonimo ha detto...

spiritoso e un pò pazzo...mi piaci così bacione

Lanza ha detto...

@RazzaCorta:cosa posso replicare?Grazie

Anonimo ha detto...

wow, il serial killer delle cameriere...va be, le fai morire solo di spavento! Comunque complimenti sempre per il contenuto artistico del tuo blog,è bello poter vedere dell'arte in un blog. buona pasqua, Tsugumi.

Lanza ha detto...

Buona Pasqua piccina e grazie per le belle parole:)

 
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