Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle

martedì 18 marzo 2008

Scorpioni ed esternazioni



Stamane la lettura dell’aggiornamento di un blog che seguo con interesse mi ha fornito lo spunto per una esternazione:parecchi anni fa,dopo aver ascoltato il racconto di un amico di amici sono partito per Caracas e ,dopo essermi sistemato in un albergo del centro,prendo un taxi e mi faccio portare in un sobborgo lontano dai circuiti turistici(cosa già sconsigliatissima e piuttosto pericolosa anche oggi)e dopo qualche ricerca raggiungo un bar del quale avevo il nome scarabocchiato su di un foglietto.Dico al taxista di aspettarmi e,con la circospezione di un carro armato israeliano in una via del centro del Cairo,entro simulando noncuranza.TUTTE le persone all’interno mi fissano per un tempo che mi sembra eterno,poi ognuno torna a parlare o a giocare a carte ma controllandomi con la coda dell’occhio e chiedendosi cosa ci facessi li.Mi siedo ad un tavolo che sembra averne viste di tutti i colori e ordino una birra al proprietario che continua a guardarmi come fossi un alieno e forse lo sono.Dimenticatevi daiquiri e margarita,quelli sono per i turisti,gli indigeni bevono solo discreta birra e pessimo rum(ci hanno fatto anche una pubblicità).Quando arriva la birra sussurro un paio di parole all’orecchio del titolare che si illumina,mi fa segno di seguirlo attraverso una porta che da sul retro e mi trovo in una specie di pollaio.Appoggiate per terra una sopra l’altra ci sono delle gabbie di legno e fil di ferro dal quale l’uomo lestamente estrae qualcosa e me lo mostra:un piccolo scorpione che stava nel palmo della mano,il motivo del mio viaggio.Questi animaletti sono nutriti con erbe che contengono alcaloidi ed altro che sono assolutamente innocui per gli umani ma metabolizzati dai loro piccoli stomaci rendono la loro puntura allucinogena.Spalanco il palmo della mano e me lo ritrovo sopra.Sembra tranquillo,per pungere ha bisogno di sentirsi in pericolo perciò inizio a stringere le dita a pugno sino ad udire uno scricchiolio,subito dopo la puntura ed infine stringo con forza sino a stritolarlo e lo getto a terra.Pago 20$ birra compresa,rientro nel bar ed esco a ritrovare il taxi e il taxista.Gli dico di portarmi un pò in giro ed intanto controllo la mia percezione della realtà:tutto normale sino a Las Mercedes quando improvvisamente mi rendo conto che il taxista ha la testa di Bugs Bunny.Da quel momento la giornata prende una piega estremamente divertente,io mi sento come Alice nel paese delle meraviglie.Quello che mi sorprende è che dall’esterno non si coglie nulla,il mio comportamento è assolutamente normale e il viaggio è tutto nella mia testa.L’effetto è durato sino al mattino dopo ed è inutile dire che ho fatto il giro dei locali notturni e vi assicuro che stare seduto a parlare con entreineuses dalle fattezze di un grosso cigno era estremamente piacevole.Non sono più tornato in quel bar perchè credo che la ripetitività uccida anche le sensazioni più belle e poi perchè odio la dipendenza.Amo al contrario le esperienze singole,one shot come si dice,giusto per soddisfare la curiosità e forse qualcosa di più profondo.Mentre scrivo mi viene in mente un’altra cosa che meriterebbe una esternazione ma la tengo per una prossima volta.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente hai l'animo del viaggiatore, non del turista...entri dentro le culture senza guardarle dalla vetrina...ma ci vuole fegato, arg! saluti,Linda

Lanza ha detto...

Viaggiatore si,ma più importante credo un gran curioso.Ciao e grazie

Anonimo ha detto...

Un inchino alla tua curiosità... ed al tuo coraggioso inoltrarti nella vita e nella cultura.
Grandioso, amico mio...
Un bacin, Glò

Lanza ha detto...

@Glo:troppo buona come al solito.Bacio.Roby

Anonimo ha detto...

ne avevo sentito parlare di questo trip ma credevo fossero balle.ti mando una mail e ti spiego ciao cattivone:) Monica

 
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