Il dipinto qui sopra fu creato da Dalì nel 1942 in occasione di una campagna contro le malattie veneree.Guardandolo in dimensioni normali è difficile percepire qualcosa ma rimpicciolendolo a thumbnail si può notare come l'aura circolare assomigli ad un teschio nel quale le teste delle due ragazze ricordano le cavità oculari vuote e il bianco delle loro gambe i denti a formare un sinistro ghigno di morte.
Il quadro circolare rappresenta invece una natura morta che porta comunque un'impronta personalissima quasi fosse stato dipinto attraverso una lente deformante.due opere inconfondibilmente di un genio,di un pittore che sapeva guardare la realtà con uno sguardo cinico e meravigliato al tempo stesso.
Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle
martedì 20 maggio 2008
Occhio bambino
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4 commenti:
si, è vero!!! Infatti non avevo notato subito la corporeità (si dice così?---booohhh) delle donne, ma denti (gambe) e occhi (teste)...
cinismo e meraviglia. esser cinici vuol dire forse anche sapersi soffermare sull'oltre che le situazioni sanno tirarci fuori. non solo con gli occhi. con l'anima degli occhi che sanno nutrire la'immaginazione.
Glò
@Glò:ottima vista,di solito a grandezza normale sfugge:)Un caro saluto
Sono riuscita a intravedere il teschio, guidata dalle tue parole: senza sarebbe stato difficile. Molto bello il quadro tondo. Un saluto.
@Rebecca:grazie,torna quando vuoi.
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