Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle

martedì 8 luglio 2008

Crescita zero







Se c’è una cosa che ho imparato nella vita non è una di quelle cose roboanti che sembrano citazioni di qualcun altro.E’ una cosa semplice ma essenziale:pensare con la mia testa,evitare di portare il cervello all’ammasso,leggere ed informarmi ma filtrare poi tutto e prendere nulla per oro colato.Leggere ed informarsi poi quasi esclusivamente su libri e giornali e televisioni che la pensano diversamente da me perchè solo così possono nascere dei salutari dubbi,se si legge solo quello che conferma le nostre certezze forse si potrebbe farne a meno o quasi,perchè quelle certezze si fossilizzano sedimentandosi e non se ne vanno più anzi ristagnano impedendoci di capire.Preferisco cercare di capire a costo di mettere in gioco le mie idee piuttosto che inveire, insultare, affibbiare buffi nomignoli,spiare dal buco della serratura o dalla cornetta del telefono.Non mi ritengo migliore di nessuno se almeno non l’ho conosciuto e quindi evito di dargli del cretino o peggio a prescindere.La volgarità mi deprime,non tanto per chi ne è vittima ma per chi la veicola.Penso che ogni persona abbia una zona sacra ed inviolabile dentro di sè che tutti dovrebbero rispettare invece di provare a ficcarci il naso.Sono quasi certo che tutti hanno fatto qualcosa di cui non vanno particolarmente fieri ma alcuni smemorati godono nel rinfacciarle agli altri.Qualcuno poi ha temerariamente generato dei figli e il puro buonsenso imporrebbe loro una certa cautela nei giudizi:i figli sono frecce che scagliamo dal nostro arco e per quanto buona sia la nostra mira non possiamo sapere se colpiranno il bersaglio.Per finire detesto la gente che sente la medesima parola o sigla da anni,non sa cosa vuol dire ma non si preoccupa di utilizzare la velocissima connessione che possiede per togliersi il dubbio e persevera nella serena ignoranza(vedi Elisabetta Gardini/Consob).L’elenco potrebbe continuare ma preferisco fermarmi qui.Sto diventando vecchio,decisamente.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

a sto punto te lo chiedo: quanti anni hai??

opinioni condivisibili le tue.
con un ma.
certa gente che ci governa, vedi il berlusca giusto per non smentirmi mai, non merita rispetto. lui per primo non ne ha: per la gente (coglione chi non mi vota) per le istituzioni, per la magistratura, per chi non la pensa come lui in generale.
Non mi faccio scrupoli nel definirlo ladro, stronzo e affini

C'è una cosa che volevo chiederti: cosa t'ha fatto il turpiloquio? se uno quasi ti mette sotto col suv sulle strisce pedonali lo apostrofi con uno "sciocco"? io no. io lo mando direttamente affanculo
vuoi mettere la soddisfazione?

Lanza ha detto...

Cinquanta.Il turpiloquio non fa per me semplicemente.E non rispettare chi ti sembra che non ti rispetti ti mette sul suo stesso piano.Come uccidere gli assassini.Alcuni lo farebbero volentieri altri pensano che chi dispensa le pene non può essere allo stesso livello del criminale.Ma sono opinioni

Anonimo ha detto...

in genere credo che bisogna mettersi sullo stesso piano di chi abbiamo davanti. E' inutile parlare forbito con uno che ha un vocabolario di 30 parole no? rischi di non farti capire.
così com'è inutile definire berlusconi come "il principale esponente dello schieramento opposto", invece di chiamarlo con nome e cognome più epiteti veritieri: è innegabile che sia basso, pelato, rifatto, mentre lui si crede un tombeur de femmes e non perde occasione di decantare le belle figure che fa fare all'italia grazie al suo charme; è un maniaco sessuale, un corrotto, ladro, meschino, buffone, truffatore, immorale etc etc etc. Se non dici le cose come stanno, rischi di non farti capire. Mentre berlusconi è chiarissimo, si fa capire anche da quello che ha la III media serale e infatti ha vinto.
io mi posso anche mettere sullo stesso piano di chi non ha rispetto per niente e per nessuno, facendo il suo gioco; anche perché è l'unico che capirebbe; perché comunque, diversamente da lui, io posso ritornare ad essere quella che sono, nel bene e nel male, con tutti i difetti che posso avere. uno che è solo uno stronzo lo sarà a tutti i livelli.
posso permettermi di giocare su più registri se voglio, posso fare la signora snob con la signora che snob lo è davvero, nell'accezione originaria del termine; ma posso essere peggio di un teppista ubriaco se qualche sciagurato mi dà della troia gratuitamente, per fare un esempio. non so se mi sono spiegata. non credo sia più tempo di discussioni pacate ed educate.
fessi sì, ma a tutto c'è un limite.
un abbraccio

Lanza ha detto...

@DisceseArdite:io credo invece che il comportamento individuale non deve tenere conto degli altri.L'essere corretti è un modo di vivere,io non mi preoccupo se i destinatari di questo comportamento sono dei cafoni.Sin dalla tenera età mi hanno sempre insegnato a fare le cose che mi sembravano giuste,del dove andassero a finire non mi sono mai preoccupato.Perchè devo farmi trascinare verso il basso da comportamenti che identificano esclusivamente chi li compie.Padronissimi di insultare inveire e quant'altro:io non ci sto,mi chiamo fuori.Non è per voler essere differente,ma adeguandomi a chi mi circonda avrei grossi problemi con la mia coscienza.Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Fantastico post, gran parte potrei averla scritta io, probabilmente in maniera meno limpida ;) Adorabile.

Photography Antonio ha detto...

e meggio lasciare il tuo cervello a casa e venire a Giamaica, qui tutto e piu lento

Lanza ha detto...

@lilu8:benvenuta nel club allora:)

@Antonio:non sai come sarei felice di accettare l'invito.

 
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