Il ricovero in ospedale di una persona cara,fortunatamente a causa di problemi noti e non gravi,mi costringe ad inanellare una serie di pensieri che avrei lasciato volentieri dov’erano.La precarietà del benessere,l’irrazionalità e l’ingiustizia della malattia fanno da sfondo ad una realtà a cui tentiamo disperatamente di non pensare:dopo avere perso un numero indefinito di persone care verrà il nostro turno di togliere il disturbo,non foss’altro che per un minimo di logica.Ammesso che di logica si possa parlare.La realtà è altrettanto angosciante quanto indiscutibile.Un giorno deciderò di fare delle analisi per quel dolorino senza importanza e allora capirò.Capirò dai volti privi di espressione,dagli occhi che si rifiutano di guardarmi,dal gelo che mi abbraccerà come un mantello.Forse in quel preciso momento realizzerò che avrei potuto essere diverso,avrei potuto essere migliore,avrei potuto essere quello che non sono mai stato.Ma spero di accontentarmi della vita che ho avuto.Credo che una fede in qualcosa possa essere di aiuto ma non sono capace di impormela per decreto.Una sola consolazione:con tutte le persone che muoiono ogni giorno non deve essere difficile nè impegnativo.
(Questo post è candidato al premio “Un sorriso per la vostra estate”)
9 commenti:
te possino!!
né difficile né impegnativo dici? speriamo
mi terrorizza l'idea
@DisceseArdite:non lo insegnano.Come il primo bacio devi arrangiarti.Ma alla fine ce la fanno tutti.Ciao
eh beh per quanto scacia posso essere dubito che non riuscirò a non morire
spero sia veloce e indolore
@DisceseArdite:magari nel sonno,sai quante grane evitate?Ciao:)
Hai davvero ragione,sembra che ci si somigli :-)
Tra l'altro stiamo vivendo una cosa molto simile,e da quello che leggo la viviamo in modo altrettanto simile.
Amicizia? Volentieri,dico davvero.
Molto volentieri.
oi ciao.
grazie per la risposta. veramente.
mi ci voleva.
e cmq complimenti per questo post.
hai scritto molto bene.
ciao
:)
kimEmE
@Reddalia:i miei post parlano di tante cose,non farti fuorviare dall'ultimo.Grazie e ciao:)
@kimEmE:è sempre un piacere leggerti amico mio.Sei incappato in un post un pò triste.Succede.Ciao
Leggendoti pensavo che però è davvero pazzesco come ci si senta tanto spaventati, o quanto meno in soggezione, per una cosa come la morte, che in fondo è l'unica certezza che abbiamo sin dalla nascita. Perchè è così difficile capacitarsi che prima o poi tutto finisce? Eppure, per quanto la nostra vita possa esser breve o lunga, di tempo per accetare la cosa ce n'è! Tu che dici Roby?
@RazzaCorta:è una certezza che facciamo di tutto per scordare.Ma alla tua età è giusto che resti un'idea lontana.Per accettarla serve una grande fede o capire che si tratta di un passaggio necessario,non della fine di tutto.
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