Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle
lunedì 4 agosto 2008
Calendario
Jack Vettriano - Private Dancer
Confesso di non capire quelle persone che chiedendoti l’età pretendono di farti rientrare in una loro immaginaria categoria:evidentemente avranno bisogno di tenere tutto in ordine,di incasellare le persone ognuna nel suo scomparto.Il mio calendario per esempio è stato parecchio altalenante:in un certo periodo della mia vita ho avuto circa cento anni,poi ho iniziato a recuperare e sono sceso ad ottanta,poi settanta e così via.Il prossimo anno secondo la mia tabella ne avrò 38.Chissà perchè ho sempre considerato il passare degli anni tutto meno che lineare,piuttosto un ottovolante impazzito dal quale non vogliamo più scendere.
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8 commenti:
ieri ho detto al mio ragazzo che, negli ultimi anni, mi sono accorta di star soffrendo sempre di più il cado. mi ha risposto che, alla mia età, iniziano a vedersi i primi segni di cedimento fisico. lui ha 15 giorni di prognosi, io una denuncia per lesioni: l'età è davvero relativa.
@Lamicragna:tu hai avuto una crescita lineare?
Ho vissuto tanto che non ricordo niente.
@Antonio:sempre filosofo tu:)
direi che la mia è sinusoidale.
@RazzaCorta:non ne dubitavo:)
La questione dell'età mi interessa parecchio, così sono tornata con più calma. Io credo questo (anche se penso di aver già accennato qualcosa del genere qui o nel mio blog): noi ragioniamo per categorie, è inevitabile, abbiamo bisogno di muoverci nel caos del non noto e lo facciamo applicando stereotipi. Riducono l'incertezza nelle azioni. Così funziona con l'età. Così funziona con la professione. E così via. Il problema è che per certe persone queste categorie diventano così rigide da lasciare che i loro pre-concetti influenzino i rapporti con gli altri. Mon dieu.
La mia crescita? Mah, dipende dai percorsi battuti contemporaneamente.
PS 'sto Vettriano è proprio sensuale nei suoi dipinti, ma ha anche un ché di cupo.
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