Clifford Bailey - Caldonia
Clifford Bailey - Pink and blue
Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle
giovedì 26 novembre 2009
Don't leave me alone with her
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Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle
Clifford Bailey - Caldonia
Clifford Bailey - Pink and blue
Rome |
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Materiality. Material Force. Material temptation; sometimes obsession
The Devil is often a great card for business success; hard work and ambition.
Perhaps the most misunderstood of all the major arcana, the Devil is not really "Satan" at all, but Pan the half-goat nature god and/or Dionysius. These are gods of pleasure and abandon, of wild behavior and unbridled desires. This is a card about ambitions; it is also synonymous with temptation and addiction. On the flip side, however, the card can be a warning to someone who is too restrained, someone who never allows themselves to get passionate or messy or wild - or ambitious. This, too, is a form of enslavement. As a person, the Devil can stand for a man of money or erotic power, aggressive, controlling, or just persuasive. This is not to say a bad man, but certainly a powerful man who is hard to resist. The important thing is to remember that any chain is freely worn. In most cases, you are enslaved only because you allow it.
What Tarot Card are You? Take the Test to Find Out.
21 commenti:
conosco persone che si fanno del male e che amano complicarsi la vita solo per potersi lagnare della complessità dei loro sentimenti......
ci sono parole che uccidono.....
ma ci sono silenzi ben più fragorosi .......
ci sono indiferenze che lacerano l'anima.....
ci sono piccole dolcezze che aiutano a non morire....
carla
Molto espressive le immagini di questo post. L'amore? E' una cosa semplice. C'è sempre uno che scappa e uno che insegue. Quello che scappa non scappa mai tanto forte. Quando lo fa, è finita.
A me spaventa quel terzo occhio, quell'occhio che interviene a un certo punto, l'occhio cinico, quello che conosce a memoria i meccanismi.
Quellocchio che ti porta a vincere sempre, e al tempo stesso a sentirti sempre perdente.
E'una maledizione, la consapevolezza fredda e cinica.Mi sforzo di metterla atacere
perchè c'è un piacere perverso, per certi versi irrinunciabile, ma comunque freddo.E quindi, personalmente, spero sia rinunciabile.
L'amore vero rende liberi.Ma chi può dire davvero di averlo trovato?Cosa ci rfa capire quando è vero amore?mah.Io ci rinuncio:)
Ciao
Mk
Cara Carla,sai sempre essere saggia in modo disarmante.
Capitano carissimo,mi fa piacere che apprezzi le immagini.In realtà le metto proprio per questo.In amor vince chi fugge,dicono,ma bisogna controllare sempre che continuino a seguirti.Altrimenti fermarsi subito.
Zelda bella,non ti nascondo che ero curioso di vedere come avresti analizzato queste parole apparentemente slegate.Tu sei quella che può dare loro il giusto valore e poi si,non c'è gusto a vincere sempre anche perdendo.Il piacere è perverso ma rinunciabile,il pericolo è di non riuscire più a farne a meno.
Cara Mk la tua frase me ne ricorda una che campeggiava all'ingresso di un lager nazista.Però hai ragione:l'amore resta qualcosa di inafferrabile.Grazie per il commento.
Mi ritrovo nelle tue parole, come vittima, ma soprattutto come carnefice, perché credo di aver dato meno amore di quanto non ne abbia ricevuto e prima o poi, dovrò farci i conti...
Non so se il tuo sia stato solo un esercizio di stile, ma, di sicuro, sono parole che spaccano il cuore.
Un bacio
Linda
Mi hai descritta alla perfezione o sbaglio?
federica
Linda bella,credo siano parole che raccontano le storie di tutti noi,alla fine.Ma hai ragione,la verità spesso è dolorosa.
Federica carissima,intanto benvenuta qui.Ma anche tu sai spezzare le arance?Non l'avrei mai sospettato,è una delle tue doti nascoste?
Una riflessione interessante la tua. Sono d'accordo che il silenzio e l'indifferenza sono potenti e che non necessariamente un gesto violento ti spezza ma uno sguardo potrebbe farlo.
Ma sulla democrazia sentimentale sono in totale disaccordo.
Non è vero che esistono solo rapporti di forza.
Ci sono persone che sono ridotte talmente male da usare sistemi per controllare gli altri che sono a dir poco meschini. Queste sono le persone che ti fanno intendere con sguardi e carezze e che quando se ne parla negano con ironia o perfino disprezzo.
E' di queste persone che si ha, a volte, l'impressione di essere perdutamente innamorati, come se fossimo stati presi da una malattia incurabile a cui siamo sempre stati destinati.
Penso che questa sia una sciocchezza bella e buona. Quando ci accorgiamo che l'oggetto dei nostri desideri è un vigliacco senza spina dorsale che cerca solo di usare gli altri e che prova quasi un intimo piacere nel dolore e nella delusione degli altri, cade il velo dai nostri occhi e la malattia guarisce.
Ti sei mai accorto che alcune persone fisicamente perfette, se scopri che sono stupide, non sembrano più così perfette e la loro bellezza non ci abbaglia più? E di come alcune persone che non sembravano niente di speciale ad una prima occhiata quando scopri che sono intelligenti acquistano luce e grazia?
Bisogna avere il coraggio di guardare, senza aver paura di essere disillusi. Vivere nella verità non solo riguardo a noi stessi, ma anche agli altri... rende la vita migliore e ci risparmia inutile dolore...
Ho provato la stessa sensazione di Federica.
Con la differenza che il mio "processo" si è fermato a metà, e cioè quando si inizia a guardare gli altri con occhi diversi.
Ebbene, io vorrei con tutta me stessa che il processo, in qualche modo, si completasse.
Non amo far del male, ma arrivata a questo punto preferisco farne che riceverne ancora.
Notte, Roberto.
Carissima Enrica,ti ringrazio per l’attenzione e per il ricco e dettagliato commento.Vedo che alcuni concetti sono condivisi per cui cercherò di spiegare la mia posizione rispetto al resto.Parlando di democrazia dei sentimenti non intendevo farlo a livello generale,piuttosto esprimevo un’opinione:quella che l’amore sia qualcosa che non puoi controllare in alcun modo,altrimenti che amore sarebbe?Non puoi pianificare nulla,ti accade e basta.Però allo stesso tempo credo che la coppia non si sottragga ai meccanismi tipici delle relazioni interpersonali e allora ben vengano uomini e donne senza carattere e senza spina dorsale,l’importante è che ci facciano sentire vivi solo quando siamo insieme a loro e che qualcosa dentro di noi muoia per sempre nell’attimo che realizziamo che non le avremo più al nostro fianco.Poi magari campiamo sino a cent’anni ma non è più la stessa cosa.Del resto chi era a dire:”L’amore ha diritto ad essere disonesto e bugiardo.Se è sincero”?Enrica cara,sono qui a ringraziarti ancora:mi hai costretto a rileggere il post e solo ora ci ho visto un significato nuovo.Posso abbracciarti?
Nico bella,si vede che hai fatto il trattamento "light":)
Scherzi a parte riesco benissimo a capire come due donne come voi,e parlo evidentemente anche a Federica,siano in qualche modo intrappolate in un passato che non ne vuole sapere di passare.Non sempre una cabeza funzionante ci semplifica la vita,anzi.State allegre.
E chi ti ha detto che la mia cabeza funzioni...
"facile fare del male arrotando le parole". In questo modo ne ho ricevuto. Temo di averne anche inflitto.
passo e lascio una traccia..che sa di buono e di borotalco.
che il resto è già stato dato e non se ne parla più.
che si va avanti, si rotola, si rolla, si fuma, si vive.
oh.
qualcuno che ti è stato accanto per cinque intensissimi anni e poi ti lascia un giorno di settembre per telefono...
Nico bella,i francesi dicono "Ça va sans dire"
In questo credo che tutti ci si possa riconoscere,Paola cara.
Passa quando vuoi,deliziosa Minnie.Spero che il profumo di borotalco resti a lungo qui.
Cara ragazza perbene,grazie della visita e del commento.Lasciare per telefono,per di più dopo cinque anni,non credo rientri nella casistica del mio post.A me sembra solo una persona priva di sensibilità.Ciao
Mica solo priva di sensibilità...
Anch'io sono stata lasciata per telefono, 24 anni fa. E' stata dura.
Nico cara,continuo a pensare che un rapporto che per uno dei due è finito mentre l'altro non se ne rende conto come minimo è sfasato,asincrono.Una storia dovrebbe finire quando ormai non ha più nulla da dire o da dare,ma dovrebbe apparire chiaro ad entrambi.Purtroppo non succede quasi mai e l'uso del telefono per decretarne la fine,a mio parere, non fa che suggellare con un gesto di indubbia maleducazione i problemi di comunicazione che indubbiamente esistevano.In altre parole:come si può non accorgersi che stiamo con una persona per la quale contiamo così poco da non meritare neppure un benservito di persona?Eppure succede.Ti abbraccio.
Sai che c'è? Che non mi stupisce più niente, e non so se ciò sia un bene o meno.
Ti saluto. ;-)
Se è menefreghismo credo sia positivo,se è atarassia un pò meno Nico bella.
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