Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle

mercoledì 7 luglio 2010

The visitors hide no aces up their sleeves




Ho sempre pensato che discutere di politica fosse un’attività sterile:alla fine ognuno resta della sua opinione e chiusa la Genova Nizza.Oggi ho letto un post che lamentava appunto questa contrapposizione muro contro muro,senza nulla concedere all’avversario.Peccato che i commenti fossero sostanzialmente del tipo “ho provato a confrontarmi ma di fronte a tanta idiozia ho dovuto arrendermi”.
Il dialogo necessita di una base comune,di una serie di affermazioni condivise dalle quali poi si potrà sviluppare il confronto.Credo che ne basterebbero tre:
1) Viviamo in un Paese democratico.
2)La coalizione che ci governa è stata eletta dal popolo mediante regolari elezioni.
3)I provvedimenti votati e/o approvati dalle Camere fanno parte dell’attività normale di un Governo.A questi ci si potrà opporre nei modi previsti dalla legge.Il fatto che l’opposizione li consideri spazzatura è parte della normale dialettica tra forze politiche contrapposte.
In altre parole se ci sono regole sbagliate cambiamole,non prendiamocela con chi le utilizza a suo favore.Almeno prendiamocela anche con chi,quando ha potuto,non le ha riscritte o almeno modificate.

12 commenti:

missminnie ha detto...

concordo con te. speriamo che arrivi presto la notte del 25 luglio, e che la sinistra non stia a perdere tempo con le solite fregnacce del tocca a te no tocca a me no tocca a lui...
have a nice dancing night :)

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo.
Sai, a volte quando leggo le tue opinioni sulla politica mi stupisce che la pensi così tanto come me. Sono talmente abituata a sentirmi una specie di bastian contrario che ad un certo punto ho perfino smesso di dire quello che penso...
Mi da una piacevole sensazione di ossigeno leggere le tue opinioni. Buonanotte Roberto!

Webrunner ha detto...

Tre condizioni: il numero perfetto.
Mi sembrano ben delineati e essenziali: il problema è che proprio su questi 3 caposaldi non c'è in Italia alcuna convergenza- In rete il contrasto se ci rifletti nasce da questo, ed è un contrato durissimo in tutti i sensi perchè delinea posizioni inconciliabili. La sinistra si straccia le vesti gridando alla dittatura, la destra ( spaccata in modo abnorme su cose essenziali) si difende proclamando la sua assoluta innocenza e rettitudine.
L'argomento delle regole mi sembra inoltre fondamentale e vorrei che tu in tal senso mi dicessi la tua opinione in modo più compiuto. Vorrei citare questo post da me perchè lo ritengo perfetto come stimolo a discussioni serie su argomenti fondamentali. Posso?

Webrunner ha detto...

Aggiungo però che la dove dici "Il fatto che l’opposizione li consideri spazzatura è parte della normale dialettica tra forze politiche contrapposte" è il punto dolente. L'opposizione nel momento in cui considera qualunque operato del governo come spazzatura cessa di essere opposizione e diventa guerriglia. Quella che vediamo sciorinata a piene mani sui blog.

Lanza ha detto...

La sinistra,Minnie cara,deve iniziare a recuperare il consenso perduto e a riflettere sugli errori fatti.

Quello che scrivi,carissima Enrica,non può che riempirmi di gioia.Credo che noi si abbia in comune il piacere di non seguire le logiche del branco,di non rinunciare mai a ragionare piuttosto che ad avere ragione.Poi non scordiamo mai il rispetto per le altrui idee,senza preoccuparci del fatto che a volte non lo meritino.

Piero,le tue parole rafforzano un dubbio che ho sempre avuto:non siamo maturi per il bipolarismo. Prima di Tangentopoli nessuna parte politica scendeva in piazza contro un'altra:con il consociativismo ce n'era per tutti,un posto alla greppia non si negava neppure a partitini insignificanti e tutti avevano il loro tornaconto in proporzione ai consensi.
Le regole:credo che persone di buon senso e in buona fede ce ne siano in tutte le zone politiche.
Diamo loro il compito di scrivere regole condivise,magari mutuandole dalle democrazie occidentali.Non sono sicuro però che sia sufficiente:appena avranno finito di scriverle qualcuno tenterà di interpretarle alla sua maniera.
Vuoi linkare questo post?Sentiti libero di farlo,vediamo se riusciamo ad allargare l'audience:)

Zelda ha detto...

concordo con te.Il fatto che sia saltato ikl reciproco rispetto è una iattura

Anonimo ha detto...

Prima di venire da te sono passata da Piero.
In fondo mi pare diciate le stesse cose.
La differenza è solo una: qui non c'è democrazia vera, ma non per i timori paventati da un'opposizione che si mostra ragionevole solo a parole.
L'Italia è un Paese ancora immaturo, nonostante la veneranda età.
Un po' come me, insomma. ;)

Lanza ha detto...

Insieme con il rispetto,Zelda cara,si è persa anche ogni residua possibilità di dialogo.

In effetti,Nico carissima,Piero ha ripreso e sviluppato molto meglio di come lo abbia fatto io le tre "affermazioni condivise" di cui parla il post.Purtroppo il risultato è stato deludente per più di un motivo.
Non buttarti giù,tu sei molto meglio:)

Anonimo ha detto...

non è un problema di regole

è la questione morale il problema

si perde di vista il bene pubblico perchè l'unico scopo è il proprio tornaconto

Lanza ha detto...

WW - Stavo immaginando un incontro metaforico tra opposizione e maggioranza.Della questione morale ne parlava già Berlinguer,hai proposte concrete?

Anonimo ha detto...

cominciare a cacciare il premier, sfiduciandolo
i suoi uomini e i suoi metodi sono la causa del degrado spinto del paese

fa scuola, ed è una brutta scuola, tanto da far rimpiangere i tempi di tangentopoli...

Lanza ha detto...

La mia risposta precedente, wildestwoman,è stata scritta in un momento in cui andavo di fretta.Me ne scuso e cerco di spiegarmi meglio.Il nostro paese sta senza dubbio attraversando una crisi di valori,su questo credo che tutti possiamo essere d’accordo.I tre punti che ho evidenziato sono ancora più allarmanti alla luce del fatto che,in democrazia,chi prende più voti legittimamente governa e legifera.Se le regole sono fatte in modo da permettere ad una banda di mascalzoni di aggirarle sistematicamente,allora bisogna cambiarle. Ma per fare ciò occorre eleggere persone oneste (problema non da poco perché se ne parla da quando ero bambino) , restituire al ruolo di parlamentare una dignità andata perduta,in parole povere prendere ad esempio le democrazie più mature della nostra dove sedere in Parlamento è considerato un modo di porsi al servizio dei cittadini invece che un modo per fare i propri comodi nell’impunità più completa.
Non metterei in pericolo l’intelaiatura dello Stato per fare la guerra a politici disonesti e corrotti,il danno potrebbe essere maggiore del beneficio.
Per stigmatizzare le malefatte dei politici basta aprire un giornale qualunque.Proviamo ad andare oltre,proviamo a pensare ad uno scenario possibile per un cambiamento condiviso.Credo che sia più efficace di tanti velleitarismi che alla fine lasciano il tempo che trovano.Ti ringrazio per l’interesse e il contributo.

 
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