Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle

venerdì 30 ottobre 2009

I don't need a gun







Il caso del trentunenne di Roma massacrato dopo essere stato arrestato per il possesso di modeste quantità di stupefacenti per uso personale riporta tragicamente in primo piano un problema irrisolto.Non tanto,a mio avviso,la brutalità degli agenti cui spettava il compito di custodire il giovane:la violenza non è autorizzata da nessuna legge e anzi si spera che i responsabili siano individuati in fretta e puniti come meritano,ma il fatto che Stefano in prigione non avrebbe proprio dovuto esserci.
L’attuale sistema,infatti, non serve tanto a reprimere lo spaccio quanto ad esercitare una forma molto generica e discrezionale di repressione in danno di chiunque.
I livelli di discrezionalità che la legge consente hanno dell'incredibile: si può essere processati per tre grammi di fumo, si può far passare per uso personale anche mezz'etto. In pratica decide chi rileva,a suo esclusivo giudizio.Quindi nel tritacarne finiscono e finiranno sempre gli stessi:persone che ad un primo sommario esame non daranno problemi,non chiameranno fior di avvocati,non contatteranno le amicizie che vantano in alto loco.A Napoli,nel Febbraio 2007,un signore che aveva con sè 51 grammi di cocaina (scusate se è poco)ha avuto il solo incomodo di dover spiegare di avere un reddito di fascia alta e che quindi quella cocaina la teneva di scorta e non aveva certo bisogno di spacciarla.C’è ancora chi parla di uguaglianza di fronte alla legge,evidentemente anime belle che amano affermare dei principi generali avulsi dalla realtà:io rilevo solo come sia stato incarcerato un giovane che non costituiva minaccia per alcuno,che doveva al massimo essere punito con una sanzione amministrativa mentre si trovava a piede libero.
Per ultimo vorrei spendere due parole su quelle persone che di droga non sanno nulla e che sono contrari a prescindere.Se avete un figlio convivente che ogni tanto ha l’abitudine di farsi una canna sappiate che state vivendo con una spada di Damocle sulla testa:nella malaugurata ipotesi che al rampollo venga trovato addosso o in macchina questo terribile strumento di distruzione di massa preparatevi a vedere la privacy della vostra dimora violata da solerti agenti di Polizia e i cassetti dei vostri armadi capovolti come avete visto fare al cinema nei confronti di pericolosi criminali.
E quando comprerete il giornale non avrete più nulla da commentare sull’ennesimo caso di spaccio di droga,perchè i protagonisti stavolta sarete voi.

20 commenti:

Sa.Lamp. ha detto...

Parole molto condivisibili.
Purtroppo.

Anonimo ha detto...

Da madre ho paura, anche se mio figlio non fuma, non escludo che possa farlo. Ma ho paura anche da cittadina comune. Siamo in uno stato di polizia, ormai, in cui si verificano di esecuzioni contro chi non si può difendere, tipo Garage Olimpo...

Linda

Anonimo ha detto...

Da madre ho paura, anche se mio figlio non fuma, non escludo che possa farlo. Ma ho paura anche da cittadina comune. Siamo in uno stato di polizia, ormai, in cui si verificano di esecuzioni contro chi non si può difendere, tipo Garage Olimpo...

Linda

Lanza ha detto...

Ciao Sa.Lamp.,benvenuto qui da me e su Blogger.Aspetto di leggere qualcosa di tuo,nel frattempo ti saluto.

Linda carissima,credo che ci siano posizioni che prescindono dall'orientamento politico.Non credo di vivere in una stato di Polizia,ho sempre avuto rapporti ottimi con le forze dell'ordine(come credo la stragrande maggioranza dei cittadini) ma non è concepibile nè tollerabile che ci siano persone che dovrebbero tutelarci e proteggerci ed invece si lascino andare a cose di questo genere.Senza parlare dei silenzi conniventi e dell'omertà che per forza devono aver coperto questo omicidio.Questa gente va spazzata via e punita come merita,non ci sono destra e sinistra qui.Ti abbraccio.
PS Garage Olimpo...che film.

il mio nome è mai più ha detto...

Anch'io, come Linda, ho un figlio che non fuma nemmeno sigarette. Ma non si sa mai.
La droga mi terrorizza, da quando sentii Muccioli padre dire che le canne spesso sono l'anticamera di eroina e roba pesante in generale.
E ho avuto due amici morti per overdose.
Tuttavia queste morti sospette in carcere sono allucinanti. Bisogna indagare. Anch'io, come te, ho fiducia nelle forze dell'ordine (non al 100%, ma è un dettaglio), e penso che l'orientamento politico non c'entri.
Basterebbe solo un po' di buon senso.

missminnie ha detto...

dunque. io qualche canna me la sono fumata, pur non fumando le sigarette, e non sono mai andata oltre, ovvero mai tirato di coca, mai avuto il menchè minimo desiderio di ficcarmi un ago in vena. le strade che portano all'eroina o alle droghe pesanti passano per voragini interne che non sono collegabili a qualche spinello fumato ai concerti o a qualche festa. pure le mie figlie grandi l'hanno fatto e non sono diventate tossiche. la piccola probabilmente qualche tiro se lo sarà pure fatto, ma oltre non è andata.
trovo molto pericoloso l'acool, gli aperitivi, il fatto che con 4 euro si bevono un mojito, e poi 2, 3, 4..e tutta una serie di altri intrugli che spacciano negl'happy hour. spesso andiamo io e le mie amiche in questi locali..con pochi euro mangi un sacco di cose buonine e bevi. io cocacola, i ragazzetti giù di coktail alcolici.
le redbull come fossero fantalaranciatadarancia...
eppure nessuno li controlla, nessuno chiede la carta d'identità. non bisogna avere paura che con quella non vai da nessuna parte. ho sempre detto alle mie ragazze..guardate che mamma non può esservi sempre dietro, e se sbanderete finirete in una comunità..e la sarete sole, devastate e terribilmente sole. e io non potrò fare niente per salvarvi.
non so se è giusto o sbalgliato. con loro è servito.

Lanza ha detto...

Cara Nico,il tuo atteggiamento verso le“sostanze”è largamente condiviso e non nego che abbia alcuni punti a suo favore.Io sono per l’informazione piuttosto che per la proibizione,ho testato un gran numero di sostanze e credo che il concetto di dipendenza vada molto oltre questo ambito.Detto questo credo che sia poco saggio proibire il consumo di una sostanza che poi si rivela disponibile con estrema facilità: significa solo farla diventare qualcosa di “fico”.Ma il discorso andrebbe troppo in là.Quindi condanna severa ed esemplare per responsabili e conniventi omertosi di questo ennesimo abuso ma in un mondo senza fobie e proibizionismi Stefano non si sarebbe trovato neppure in carcere.

Cara missminnie,innanzitutto grazie per il commento che trovo estremamente interessante. Giustamente osservi come altre droghe lecite siano alla fine più pericolose potenzialmente di quelle tradizionali,anche perchè possono contare su massicce operazioni di marketing.Sulla prevenzione posso dirti questo:i miei genitori non mi hanno mai detto nulla a proposito perchè, conoscendomi,sapevano che la mia curiosità mi avrebbe portato ad una esperienza non mediata.C’è anche da dire che a vent’anni avevo letteralmente divorato decine di libri sull’argomento e quindi conoscevo modalità di assunzione,dosi,settings,effetti e controindicazioni di qualunque sostanza reperibile (Per quelle non reperibili ti invito a leggere il post del 18 marzo 2008). L’opinione che mi sono fatto “sul campo” è che le droghe catturino i soggetti più sensibili e quindi più fragili,quelli che confondono l’esperienza ludica con una sorta di mondo piacevole ed alternativo alla realtà quotidiana.In definitiva se avessi figli in primo luogo cercherei di dare loro motivi per non cercare di fuggire dalla realtà.Poi cercherei di informarli in modo serio in modo che non siano costretti a credere a tutto quello che qualche marpione potrebbe dire loro. Naturalmente sono consapevole del fatto che i figli che si educano meglio sono quelli degli altri e credo che tu abbia mostrato nel commento una percezione del problema superiore alla media che ti è stato di grande aiuto al momento opportuno.Anche un pò di “terrorismo psicologico” può essere utile,senza esagerare però perchè a certe età il mito dei belli e maledetti è più suggestivo che mai.Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

è vero che coi figli come fai sbagli, ma penso sia più pericoloso l'abituale abuso di alcool senza controlli che non le sostanze.....
io a 16 anni mi facevo tre negroni per sera....per fortuna mi sono sposata presto e sono rimasta incinta subito....le responsabilità non inducono a facili sballi....ma io, si sa sono di un altro mondo e un altro tempo ....e poi vivo su marte come ben sai....
carla

Lanza ha detto...

Sono d'accordo sui rischi dell'alcool Carla.Specialmente l'accettazione sociale e la sottostima del rischio.

riccardo uccheddu ha detto...

Vorrei limitarmi ad una riflessione apparentemente astratta, ma in realtà molto concreta.
Come dici bene tu, Lanza: "I livelli di discrezionalità che la legge consente hanno dell'incredibile."
E' quello, infatti, il punto.
Già il Beccaria ne "Dei delitti e delle pene" metteva in guardia da quella che definiva "l'interpretazione della legge."
Poichè infatti ogni interpretazione della legge può essere passibile di infinite (e spesso anche discutibili) letture ed applicazioni, si possono così verificare parecchi abusi e possono aversi varie prepotenze ed anche violenze.
Sul ruolo di polizia e guardie carcerarie (benchè non faccia di tutte le erbe un fascio), sarà troppo parlare di "Stato di polizia"...
Ma che esista una prassi pazzesca, mi sembra difficilmente contestabile.
Pensiamo solo alle dichiarazioni riportate ieri dai tg... quelle del secondino che spiegava che non bisogna "massacrare in sezione"... ma sotto (o qualcosa del genere).
Ciao.

Lanza ha detto...

Caro Riccardo,hai messo come sempre il dito sulla piaga.Non solo in ambito di droga purtroppo l'interpretazione della legge arriva spesso a sovvertire il buon senso e a mantenere quella sostanziale disuguaglianza di fronte alla legge.Mia nonna diceva:"Soldi ed amicizia rompono il collo alla giustizia",come darle torto?Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Lanza,
lucidissimo come al solito e mi trovi completamente d'accordo.
Questo della giustizia discrezionale, putroppo, non si applica solo alla droga ma a moltissimi altri soggetti. Un avvocato un giorno, per spiegarmi questo concetto, usò una similitudine che non posso ripetere qui ma che spiegava l'elasticità della legge.
Decisamente la giustizia è un'area dove abbiamo molto da lavorare e purtroppo nessun modello da seguire nel mondo.
L'altro argomento che tocchi di striscio è quello della droga. C'è un'indulgenza sociale su questo soggetto che io trovo estremamente preoccupante. Ho avuto la mia dose di esperienze qualche anno fa nel campo delle droghe leggere e so che chiamarle leggere è un eufemismo per via degli effetti che creavano allora. Adesso la cosa si è fatta molto più grave. L'hascisc che gira oggi non è lo stesso che girava 25 anni fa. Quello di oggi è mille volte più forte e crea stati di assuefazione anche fisica e certamente mentale che non creavano allora.
La spada di Damocle sulla testa di un figlio che si fa la canna in casa non è solo quella della possibilità che venga accusato di spaccio ma è soprattutto la dipendenza in cui può finire anche solo con una canna che poterà poi inevitabilmente come per le altre droghe a cercare cose sempre più forti fino all'unico epilogo possibile per una storia del genere che è la morte.
Scusami se mi sono lasciata andare al commento ma hai toccato due argomenti a cui sono decisamente sensibile.

il mio nome è mai più ha detto...

Ma io non ho, o almeno non ho più, un atteggiamento proibizionistico in maniera acritica.
La piaga dell'alcool non mi è sconosciuta, nè i danni che provoca, nè la facilità estrema con cui viene somministrato ai minori, nei locali.
Quest'estate mio figlio è rientrato verso le tre, ma solo un paio di volte. Conosco i suoi amici, e so dove andavano: in un posticino tranquillo, che di giorno è stabilimento balneare, il cui gestore preparava cocktail a poco prezzo.
So di non essere il più fulgido degli esempi, dal momento che assumo psicofarmaci e non disdegno un buon bicchiere, se c'è, ma ho detto a Riccardo più o meno quello che Minnie ha detto alle sue figlie.
Se fossi sicura al cento per cento di una non-correlazione fra canne e droghe pesanti, direi addirittura che è peggio l'alcool. ma è un campo minato.

Lanza ha detto...

Cara Enrica,ti ringrazio del tuo commento documentato e molto sentito.La discrezionalità della giustizia è in qualche modo inevitabile ma gli effetti che finisce per produrre sono odiosi e ci auguriamo tutti che i diritti dei più deboli vengano rispettati e tutelati.I forti non ne hanno bisogno,loro si tutelano fin troppo bene da soli.
Per quanto riguarda il discorso droga credo valga un discorso analogo:bisogna cercare di salvaguardare i più deboli tra i giovani,quelli con carenze affettive o familiari,quelli con un grosso buco dentro da riempire perchè è per loro che il contatto con sostanze psicoattive rischia di trasformarsi in un incubo.La dipendenza non ti viene mai a cercare,sei sempre tu che cerchi lei.Credo che serva una corretta informazione e soprattutto combattere la cultura dello“sballo”:certe sostanze sono vecchie come il mondo e non sono pericolose in sè ma lo diventano se assunte in modo scriteriato.

Cara Nico,non penso che esistano sostanze buone e sostanze cattive. Siamo noi a farle diventare tali con l’uso che ne facciamo. Personalmente credo che l’amore della propria famiglia,amici sinceri,un corretto sistema di valori siano i più efficaci deterrenti all’abuso di sostanze. Lo dico perchè i ragazzi che ho visto perdersi queste cose non le avevano.Mi sembra che in questo campo si sottovaluti spesso il libero arbitrio:in definitiva siamo sempre noi a fare delle scelte,non c’è nulla di obbligatorio o di prefissato, nessuno fà nulla con una pistola puntata alla testa,quindi le canne ti porteranno alle droghe pesanti se tu lo deciderai.Da quello che senti in giro o leggi sui giornali sembra una progressione inevitabile verso l’abisso:mentre basta scorrere le tabelle dell’OMS per vedere che tabacco ed alcool hanno un tasso altissimo di morti causate.La cannabis?Zero.

Anonimo ha detto...

Caro Lanza,
grazie per la risposta. Sul cannabis, penso che ti manchi qualche informazione vitale. Il cannabis produce molto spesso psicosi a cui si accompagna il suicidio. In qualunque scuola guida poi ti potranno dire quali sono le percentuali di morti per incidenti stradali causati dal cannabis. E non parlo poi di altri problemi di tipo strettamente fisico come i problemi cardiaci causati dal Cannabis.
Non c'è niente di leggere nell'hascisc e nella marjuana, a parte la superficialità con cui se ne fa uso.

Lanza ha detto...

Enrica cara,la tua precisazione mi trova d'accordo salvo che su di un punto.La cannabis è una sostanza a mortalità zero secondo l'OMS. Naturalmente parlo di effetti diretti e verificabili su tutti i consumatori.Altrimenti potremmo dire che il revolver causa molti suicidi ma non credo sia questo il punto.Chi guida una autovettura sotto l'effetto della cannabis deve essere punito severamente, tanto quanto chi guida ubriaco o sotto l'effetto di psicofarmaci.In quanto ai problemi cardiaci in realtà la cannabis provoca solo (neppure in tutti i soggetti) una lieve tachicardia,molto meglio del legalissimo tabacco che il cuore te lo stronca.Ma concedimi che una persona abbia il diritto di farne un uso responsabile e di non essere indottrinato da quello Stato che vende sigarette e liquori per poi fare le campagne contro il loro consumo.
Per chiudere un esempio banale: sarai già stata sicuramente ad Amsterdam.In quella città(e in tutta l'Olanda a dire il vero)gli incidenti stradali,come i suicidi, sono sotto la media europea.I giovani vivono normalmente e non vanno in giro perennemente in stato confusionale.Il proibizionismo non porta da nessuna parte,l'informazione e l'uso responsabile credo di si.Ciao

Eskimo ha detto...

Sulla morte del giovane sono e siamo tutti d'accordo, quindi c'è poco da dire se non ripetersi. Mi ha colpito la notizia del tizio di Napoli con la cocaina: non mi pare un buon metodo quello di decidere certe questioni in base ai soldi.
Il matrimonio? Non è tanto peggio di altre cose. Non credo che sia l'unica alternativa per la donna, né che ci siano quelle che si sposano per hobby, ma magari mi sbaglio. Ciao.

Lanza ha detto...

Mio Capitano,grazie del commento.In realtà il fatto di Napoli deriva da una sentenza della Cassazione che stabilisce, giustamente,che l'elevata quantità non presuppone automaticamente lo spaccio.Però anche in questo caso(ed in altri più noti,penso a quello del senatore a vita Colombo)una norma ineccepibile è diventata una comoda scappatoia per il riccone di turno.
Sul matrimonio:non ho detto che il matrimonio sia una cosa terribile ma constato come spesso sia tutto fuorchè un vincolo di amore.Per quanto attiene alla condizione femminile,credo che in moltissime realtà del nostro Paese le cose purtroppo vadano ancora così.Ciao

Censorina ha detto...

Questa triste vicenda mi ha molto colpita. Non è giusto. Penso ai genitori. E' molto doloroso.

Lanza ha detto...

E' l'ennesima vigliaccata coperta dall'omertà che caratterizza queste vicende,Paola.So che tu hai una sensibilità particolare per questi fatti.Ti abbraccio.

 
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