Vi spiego le cose ovvie...datemi solo il tempo di capirle

martedì 23 novembre 2010

Where it's pointless to be high

                      L'immagine è di Jim Warren


Prego chi si trovasse a leggere queste righe,che altro non sono che l’esternazione di un dubbio,di aiutarmi a trovare una spiegazione soddisfacente.Roberto Saviano è un ragazzo intelligente, simpatico,un tipo in gamba.Ha descritto in un bel romanzo il controllo del territorio attuato dalla camorra prevalentemente nella periferia di Napoli.Da questo libro,un best seller per mesi e mesi,è stato tratto un film di pari successo.Quindi Saviano ha guadagnato denaro e notorietà,non c’è nulla di male e non sarò certo io a fargliene una colpa.Da quando ho letto il libro,anni fa,continuo a chiedermi se prima di questo romanzo le forze dell’ordine ignorassero la metodologia della camorra, l’oggetto dei suoi traffici e le modalità e i luoghi dove questi avvengono.Non credo. Persino l’opinione pubblica più disattenta faceva fatica a confondere la camorra con una onlus,quindi credo sia naturale chiedersi quale sia il danno reale che questo libro ha recato alla criminalità organizzata.Il libro si guarda bene dal parlare di quello che probabilmente è il nodo centrale del problema:i rapporti tra la camorra e il potere politico,locale e nazionale.
So che Saviano vive sotto scorta e sinceramente mi dispiace per lui.Ma perché gli autori di libri che contenevano atti di accusa di ben altro spessore,corredati tra l’altro di nomi e cognomi, vivono tranquillamente a casa loro e nessuno li conosce?Forse perché i loro libri hanno tirato qualche migliaio di copie?
E come non pensare,senza voler essere irriguardoso,a due magistrati che hanno fatti il possibile per rimanere nell’ombra sino alla loro morte:anche loro avevano la scorta,peccato che sia servita solo ad aumentare il numero delle vittime.
Probabilmente nella società del “se non appari non esisti” Saviano incarna il prototipo dell’eroe multimediale, presenzialista,sempre occupato a firmare appelli e a spronare alla ribellione.Un eroe dei nostri tempi,perfetto per uno spot della Gillette o per una fiction.
Alla fine di queste riflessioni mi sono detto:”Possibile che nessuno noti certe cose senza spirito polemico e senza trarne un vantaggio politico?Possibile che nessuno si ponga certe domande prima di osannare Saviano manco fosse un nuovo Messia?”
Allora ho fatto una rapida ricerca e ho trovato,tra le altre,una interessante analisi di una persona con la quale sicuramente non condivido che poche idee.Se volete potete leggerla QUI.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Lanza,
Purtroppo non so rispondere alle tue domande e, a dire il vero, non provo una naturale simpatia verso Saviano. Mi sono chiesta anch'io come mai sia salito così tanto di popolarità e come mai viva sotto scorta e mi sono pure chiesta se non fosse tutta una grande manova mediatica perfettamente riuscita. Purtroppo non ho letto il suo libro e non sono riuscita ad andare al di là di qualche sequenza del film... e non per via della violenza ma per la qualità della fotografia che non riuscivo proprio ad accettare.
Ripenso a Francis Ford Coppola ed a Mario Puzo che hanno raccontato una storia simile con dettagli ancora più sconcertanti sebbene in termini romanzati ma non mi risulta che né loro, nè gli attori che hanno interpretato i vari personaggi siano mai stati sotto scorta o siano diventati personaggi così politicamente influenti come Saviano.
Per carità, in qualsiasi modo si parli contro la mafia e la camorra è bene che se ne parli. Autentico o no, comunque Saviano ha reso un ottimo servizio a questo paese facendo parlare della camorra, gettando un cono di luce su qualcosa che per sua stessa natura vive di ombre ed oscurità. Non riuscirei mai, però, a pensare a lui come ad un esperto di questo soggetto, né di qualsiasi altro soggetto politico o sociale...
Per quanto riguarda il come mai non ha mai parlato di connessioni tra la camorra e la politica... ma chi ha detto che lui le conosce queste connessioni?

Anonimo ha detto...

basta spostare l'attenzione dal personaggio ed ascoltare attentamente le sue parole
e il gioco forzato del fenomeno mediatico svanisce
per lasciare spazio alla sincerità, competenza e passione civile dell'uomo
questo mi incanta, di lui

Bastian Cuntrari ha detto...

In questo post - dal mio punto di vista - hai toppato solo su un punto: l'etichetta (il tag) che hai voluto indicare. Non sono "cazzate", caro amico! Hai espresso esattamente la mia opinione.
Che bello! Mi sentivo tanto "cattiva-cattivissima" a pensare le stesse cose...

Anonimo ha detto...

Mi chiedo quale sia il problema. Qual è il problema? E' troppo buono? troppo bello? troppo sincero? troppo documentato? troppo strumentalizzato? troppo compromesso? troppo presente? E se anche fosse eroe dei nostri tempi, sempre occupato a firmare appelli e a spronare alla ribellione? Magari! e ben vengano personaggi così, che danno fastidio perché rompono le palle con la loro faccia troppo pulita e parole troppo pesanti, a pungolare questa italietta addormentata tra le braccia delle veline...
Un saluto, Robi, ma in tanti abbiamo Saviano nel cuore.
Ti abbraccio, Linda

missminnie ha detto...

un pensiero ad un altro ragazzo, che si chiamava Siani. Lui non aveva scorte, fini ammazzato.
Ho letto Saviano, ho visto il film. Dovrebbe uscire un po' da quel santino che gl'hanno costruito addosso , che alla fine ripete sempre la stessa cosa.Tanti hanno denunciato le stesse cose, lui è diventato il nostro prototipo di martire salvato .

Lanza ha detto...

Hai ragione Enrica,molti hanno scritto su e di organizzazioni criminali ma nessuno è diventato un eroe.

Capisco che sia un tipo che piace e magari incanta pure,WW.Del resto ho premesso di trovarlo simpatico e gradevole.Ma da qui ad essere un eroe credo ce ne passi.

Sono sempre restio,Bastian cara,ad unirmi all’opinione prevalente sia essa favorevole o contraria.Prima cerco di capire qualcosa con quello che ho a disposizione.Vedo con piacere che tu fai altrettanto.

Non avevo dubbi sul tenore del tuo commento,Linda cara:).Però credo che proprio gli estimatori di Saviano dovrebbero capire che,volendo credere alla sua buona fede,si dovrebbe impedirgli di venire fagocitato da una televisione che appiattisce tutti al medesimo livello.

Mi ricordo di Siani,Minnie,e del bel film che ne racconta la storia.Non aveva scritto libri ma con qualche articolo era diventato un personaggio scomodo e la sua morte lo ha dimostrato.

Anonimo ha detto...

Per anni (anni) mi sono tenuta a distanza, perchè sostanzialmente indifferente, all'uomo e scrittore Saviano. Non ho mai letto il libro, anche se vidi il film, che non mi piacque.
Tuttavia, quando ne ho fatto la conoscenza, l'ho trovato sincero e simpatico. Secondo me non ha fatto bene ad accettare di condurre il programma con Fazio. Capisco che sia un po' la gallina dalle uova d'oro per tutti, ma questo programma, che non mi dispiace nemmeno, rischia di consacrarlo come showman, cosa che lui non è. Quanto al fulcro del tuo post, ebbene lo ammetto: non mi sono mai chiesta perchè non abbia mai fatto un nome. Forse non mi sono nemmeno mai posto il problema, da distratta quale sono.

Anonimo ha detto...

Non ho letto il suo libro, non ho visto il film, non ho visto neanche un secondo di "Vieni via con me", ho solo ascoltato o letto qualche sua intervista e posso dire che detesto Saviano, e concordo con quanto ha scritto Grasso sul Corriere qualche settimana fa....
In una frase:è sopravvalutato e si crede il Padreterno ormai,
Ma si sa che in Italia la mediocrità se opportunamente venduta, rende!! ;-)))
Ciao
Audrey

Lanza ha detto...

A voler pensare male,Nic cara,si potrebbe dire che non ha fatto un solo nome perchè conosce benissimo il confine tra la generica denuncia,che ti attira le simpatie popolari ed è talmente scontata da risultare poco pericolosa e la denuncia circostanziata che attira invece un mare di guai.

In questo periodo,Audrey,credo che ci tocchi accontentarci degli eroi che passa il convento.Saviano credo lo incarni alla perfezione:simpatico quanto basta,di bell'aspetto e soprattutto ben attento a non superare certi limiti.

Zelda ha detto...

prima che uscisse Gomorra,qaundo negli ambienti letterari se ne parlava,si diceva che fosse un pò pazzo.
Per me,lui è un puro.
Mi spiace che sia finito nella parrocchi di don Fazio,con quella liturgia da venerdi santo

Lanza ha detto...

Zelda,sei impagabile.I luoghi comuni decisamente non sono fatti per te.

Anonimo ha detto...

Quindi sarebbe solo un ragazzo estremamente furbo che ha cavalcato l'onda giusta?
Tutto può essere, però a me ispira simpatia.

Lanza ha detto...

La frase che usi per definire Saviano,Nic cara,non ha necessariamente una connotazione negativa.Credo sia un ragazzo intelligente e simpatico ma soprattutto sveglio:se fosse andato più in là con il suo racconto ora sarebbe impelagato in una serie di querele.Credo solo che farne un eroe sia eccessivo oppure che oggi ci si debba accontentare di eroi così.

Anonimo ha detto...

Ieri ho saputo di un giornalista, Gianluigi Nuzzi, che dopo Vaticano S.p.A. ha scritto un libro sulla ndrangheta. facendo nomi e cognomi.
Pensi che lo faranno fuori?

Lanza ha detto...

Nic,non credo neppure che sia sotto scorta.Capisci ammè:)

Anonimo ha detto...

Caoisco a te, e capisco anche che non è giusto.

Anonimo ha detto...

Non apprezzo Saviano, in particolare il comportamento che tiene in quest'ultimo periodo. Non riesco a capire perchè "lui si e tanti altri no". Anche altri migliori di lui.
Mi chiedo: la tessera di partito fa ancora così tanto la differenza?

Lanza ha detto...

Concordo in pieno Nic.

Grazie della visita,Occhi di Notte.Credo che il segreto sia dire e non dire,denunciare senza puntare il dito contro nessuno.Alla gente piace e si rischia di diventare dei simboli.A svolgere un lavoro di denuncia sistematica si rischia la pelle. Ciao

 
Clicky Web Analytics